Quanti gettoni d’oro servono per avere 10.000 euro? La risposta che sorprende i concorrenti

Quando si parla di premi in gettoni d’oro, come quelli spesso assegnati nei quiz televisivi italiani, la cifra indicata come montepremi può risultare ingannevole rispetto all’ammontare che il vincitore riceve effettivamente. Sebbene venga annunciata una vincita di 10.000 euro in gettoni d’oro, in realtà, per l’effetto delle imposte e dei costi accessori, la somma che arriva nelle mani del concorrente è decisamente inferiore.

Il meccanismo dei gettoni d’oro e il valore effettivo

Il motivo principale di questa differenza risiede nella natura stessa dei gettoni d’oro. In Italia, i gettoni sono dischi metallici con una lega contenente oro, realizzati solitamente in oro 18 carati, che significa oro al 75% di purezza. Tuttavia, nel caso dei quiz targati RAI, si impiegano gettoni in oro puro 24 carati, ovvero al 100% di purezza.

Alla cifra del premio si applica subito una IVA del 22%: questo significa che da un premio di 10.000 euro verranno immediatamente scalati 2.000 euro di imposta sul valore aggiunto, lasciando un controvalore di 8.000 euro effettivi in gettoni d’oro destinati al vincitore.

A questa detrazione si devono aggiungere eventuali ritenute d’imposta ulteriori (come avviene in alcune trasmissioni) e i costi di conversione: spesso il concorrente, anziché ricevere fisicamente i gettoni, li “cede” direttamente al banco metalli, ottenendo un bonifico bancario. In questo passaggio viene sottratta una commissione aggiuntiva, generalmente del 5%, riducendo ulteriormente la cifra finale disponibile.

Calcolo reale: da 10.000 euro a quanto in tasca?

Ecco il percorso concreto che segue un montepremi da 10.000 euro in gettoni d’oro:

  • Detrazione IVA 22% → 10.000 – 2.000 = 8.000 euro.
  • Eventuale ritenuta fiscale ulteriore (da regolamento RAI o altri show): solitamente non viene applicata per le cifre contenute, ma nei montepremi più alti può esserci una trattenuta del 20%.
  • Se si decide per la conversione diretta al banco metalli, ulteriore trattenuta del 5%: 8.000 – 400 = 7.600 euro netti per il vincitore.
  • Se invece si ricevono i gettoni a casa, possono esserci spese di spedizione se l’importo supera i 20.000 euro, ma di solito fino a 10.000 euro è gratuito.

Quindi servono gettoni per un valore di 10.000 euro nominali, ma nelle mani del concorrente arriveranno come contante circa 7.600-8.000 euro, a seconda delle modalità e delle deduzioni applicate.

Quanti gettoni servono materialmente?

Per rispondere in modo pratico, bisogna considerare il peso unitario del gettone e il valore attuale dell’oro.

Al momento attuale, a seconda del tipo di gettone, il peso può variare tra 5 e 10 grammi ciascuno. Con la quotazione media dell’oro di circa 60 euro al grammo (2025), un gettone da 10 grammi in oro puro varrebbe circa 600 euro.

  • Per coprire la cifra lorda di 10.000 euro servirebbero quindi circa 16-17 gettoni (10.000/600 ≈ 16,7).
  • Tuttavia, avendo già scalato le imposte, il numero effettivo di gettoni consegnato al vincitore corrisponderà al valore netto, e la cifra reale potrà essere arrotondata per eccesso o per difetto, in base al peso esatto e alla quotazione precisa del giorno della conversione.
  • Il valore dell’oro oscilla continuamente e, dato che spesso tra la vincita e la consegna dei gettoni passano alcuni mesi, il valore finale in euro può variare anche sensibilmente.

Le ragioni delle differenze e le sorprese per i concorrenti

La differenza tra il valore nominale e quello incassato può lasciare i partecipanti sorpresi, e a volte anche amareggiati. Queste disparità derivano dalla necessità di rispettare le normative fiscali italiane e dalla scelta, quasi obbligata, di utilizzare i gettoni d’oro invece di denaro contante per agevolare la gestione amministrativa dei premi televisivi.

Talvolta il vincitore può scegliere se vendere i gettoni presso il banco metalli convenzionato, subendo la trattenuta e la conversione all’istante, oppure “giocare” con il mercato dell’oro, aspettando un momento più favorevole per rivendere i gettoni e cercare di valorizzare al massimo la propria vincita (opzione comunque non priva di rischi, data la volatilità della quotazione).

La percezione pubblica e la realtà dei fatti

Nell’immaginario collettivo, vincere un premio in gettoni d’oro ha mantenuto nel tempo un alone di fascino e mistero: questi piccoli dischi preziosi evocano ricchezza e glamour, ma la realtà si scontra spesso con l’effettiva liquidità e gli obblighi fiscali. In definitiva, un montepremi di 10.000 euro si traduce, nella pratica, in una somma ridotta dal 20 al 25%, a seconda del canale di conversione preferito e del momento economico in cui si effettua la cessione dei gettoni.

Per chi sogna di diventare ricco nei quiz tv, conoscere tutti i passaggi che separano la cifra promessa dal denaro realmente ricevuto è fondamentale per evitare delusioni. Infatti, la risposta che sorprende i concorrenti è quasi sempre la stessa: con i premi in gettoni d’oro, la cifra che si vede non è la cifra che si incassa, e serve una buona conoscenza dei meccanismi fiscali per capire davvero quanto vale il proprio successo.

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